La tua Piscina

martedì 2 marzo 2010

Come riscaldare l’acqua della tua piscina

Il piacere ed il benessere di un bagno in piscina possono essere esaltati o resi vani se la temperatura dell’acqua non è quella desiderata. Infatti un’acqua calda o anche semplicemente tiepida, dilatando capillari e vasi sanguigni, favorisce la circolazione del sangue con effetti rigenerativi, calmanti, rilassanti e allentando le tensioni muscolari. Altrettanto benessere può derivare dal refrigerio procurato dall’immersione del corpo accaldato in un’acqua fresca, ma non gelida, nella quale vengono tonificati i tessuti e ripristinati i corretti livelli di idratazione. Ciascuna persona ha un proprio livello di benessere, ma sicuramente non sbagliamo nel riassumere tra i 22-24 gradi centigradi la temperatura ideale di un acqua fresca ma non fredda in estate, e tra i 26-28° C quella di un’acqua rilassante e gradevolmente tiepida senza essere calda. Ideale quindi avere a disposizione una piscina contenente acqua sempre alla temperatura desiderata ed al riparo delle variazioni climatiche. Prima di approfondire le tematiche degli impianti per il riscaldamento dell’acqua di piscina è utile ricordare che la piscina in pratica opera in ciclo chiuso, cioè l’acqua è sempre la stessa, non viene cambiata e circola costantemente tramite gli impianti di trattamento per mantenere un alto livello di depurazione e di purezza. Ciò consente di accumulare l’energia solare ottenendo un lento ma costante innalzamento della temperatura dell’acqua che porta nelle zone più calde in piena estate alla necessità di reintegrare acqua fresca per mantenere l’effetto gradevole di un bagno. Il riscaldamento dell’acqua per una piscina coperta è certamente indispensabile, mentre lo è meno per una all’aperto, salvo nelle zone climatiche meno favorite, o semplicemente per allungare la stagione di utilizzo anche ai mesi di maggio, giugno e settembre. Primo compito dell’impianto di riscaldamento è portare l’acqua alla temperatura desiderata nel tempo desiderato, secondo compito è mantenerla durante l’esercizio, compensando le dispersioni o perdite di calore e riportare in temperatura l’acqua nuova di reintegro dovuta all’evaporazione, agli spruzzi, e ai lavaggi del filtro. Dato che devono essere considerate diverse variabili, non entreremo nel merito del calcolo dimensionale delle apparecchiature e degli automatismi, ma cercheremo di fornire indicazioni utili a considerare con maggior familiarità e conoscenze le valutazioni alla base di una scelta corretta ed appropriata alle proprie esigenze.
I dati di base necessari sono:
Temperatura desiderata dell’acqua in piscina (tra 22 e 30 °C)
Temperatura dell’acqua a disposizione per il riempimento ed il reintegro (tra 5 e 15 °C)
Tempo desiderato per avere l’acqua alla temperatura voluta (tra 24 e 72 ore)
Temperatura media ambiente e tempi di esposizione al sole
Frequenza e velocità dei venti
Temperature notturne (l’acqua si raffredda maggiormente se la sua temperatura è superiore a quella ambiente)
Volume dell’acqua di piscina Superficie della piscina
Valutazione costi/benefici in rapporto al tempo effettivo di fruizione
Se non è importante un tempo di primo riscaldamento rapido, è sufficiente considerare le sole perdite di esercizio e quindi valutare a titolo indicativo la necessità di una potenzialità di 200 kcal/h (chilocalorie per ora) per ogni metro quadro di superficie vasca, se protetta e ben soleggiata, o di 500 kcal/h per metro quadro se in ombra ed esposta ai venti. Diverse sono le possibilità di scelta fra le varie soluzioni disponibili per il riscaldamento dell’acqua di piscina e ovviamente diversi i costi di installazione e di gestione, così come i rendimenti, l’affidabilità e la precisione nei risultati. Scambiatore di calore All’uscita del filtro l’acqua viene fatta passare, tutta o solo in parte, in un apparecchio collegato alla caldaia dell’impianto di riscaldamento dell’abitazione prima di tornare in piscina. All’interno dello scambiatore l’acqua dell’impianto di riscaldamento, pur restandone separata, cede parte del proprio calore a quella di piscina. Questa soluzione è adottabile, avendo a disposizione la potenzialità necessaria, in quanto la piscina funziona nel periodo di non utilizzo dell’impianto di riscaldamento. In caso contrario sarà necessario dotarsi di un impianto supplementare indipendente o sostituire la caldaia esistente con altra di maggior potenzialità. Completando l’impianto con termometri e termostati, è possibile tenere costantemente controllata la temperatura, e con una valvola miscelatrice automatica modulare le variazioni per effettuare le necessarie correzioni mantenendo il valore desiderato. Pannelli solari Sono realizzate delle soluzioni particolarmente adatte perché concepite per lavorare facilmente a basse temperature come quelle di piscina con rendimenti elevati, senza particolari accorgimenti o sofisticati automatismi. Sono costituiti da lastre in gomma o materiale plastico dotate di una serie di tubazioni parallele tra loro collegate nelle quali passa lentamente l’acqua che riceve il calore assorbito, favorito dalla colorazione nera che ne aumenta il rendimento. L’applicazione è conveniente in quanto la fonte di calore è gratuita, i costi sono relativamente bassi, non richiedono protezioni o manutenzione particolari, ma occupano un grande spazio a terra ed utilizzabile solo d’estate, ma proprio quando serve alla piscina. L’acqua di piscina entra solo parzialmente direttamente nei pannelli per poi miscelarsi con il resto dell’acqua proveniente dal filtro prima di ritornare in vasca. Riscaldamento elettrico Poco usato in Italia a causa dell’alto costo dell’elettricità. Riscaldamento autonomo a gas Come un grande scaldabagno a gas concepito espressamente per piscina, può essere montato vicino al filtro o addirittura all’esterno. L’acqua passa direttamente nel serpentino vicino alla fiamma e garantisce un ottimo rendimento. I materiali sono già adatti alle caratteristiche aggressive dell’acqua di piscina e garantiscono una lunga durata con ottimi rendimenti. Coperture Sistemi indiretti di riscaldamento possono essere considerati quelli che evitano o riducono sensibilmente il raffreddamento dell’acqua come le coperture termiche. Possono essere manuali o automatiche, ma devono essere comode da utilizzare per poter essere posizionate e tolte con facilità e rapidamente. Semplicemente coprendo la superficie della piscina nelle ore meno calde della giornata, si riducono le perdite di calore, mentre scoprendola nelle ore più calde il calore si accumula fino a ottenere un gratuito buon innalzamento della temperatura.